Il giorno della Libertà

25aprile1945

LIBERTA’ E PACE

Facile fare riflessioni sulla libertà, sulla pace, proprio il giorno in cui commemoriamo la fine di una grande guerra.

25 aprile 1945 – 25 aprile 2020

75 anni di Pace. O meglio dire. 75 anni in cui non abbiamo dovuto difenderci da nemici stranieri per far valere nostri diritti umani e di territorio. Ma la Pace è un’altra cosa.

Non parlo dei centinaia di conflitti mondiali, guerre civili di cui nemmeno ci arriva notizia.
Non posso parlare per quelle popolazioni che questi diritti (per noi acquisiti dai nostri nonni e che spesso sottovalutiamo) non li ha o non li ha più.
Non posso generalizzare per la nostra popolazione di cittadini italiani.
Posso solo riflettere su quello che la Libertà e la Pace significano per me.

Libertà e Pace sembrano parole che vanno a braccetto, ma davvero è così? Siamo Liberi se siamo in Pace e siamo in Pace se siamo Liberi? Bah…

Intanto bisognerebbe dare un significato a queste parole.

[Definizione di Wikipedia:

Libertà
Per libertà s’intende la condizione per cui un individuo può decidere di pensare, esprimersi ed agire senza costrizioni, ricorrendo alla volontà di ideare e mettere in atto un’azione, mediante una libera scelta dei fini e degli strumenti che ritiene utili a realizzarla

Pace
La pace è una condizione sociale, relazionale, politica (per estensione anche personale ovvero intra-individuale, o eventualmente legata ad altri contesti), caratterizzata dalla presenza di condivisa armonia e contemporanea assenza di tensioni e conflitti.]

Entrambe le parole hanno una parola in comune: Condizione!

Ma se dovessi definire quello che per me vuol dire essere libera, o di essere in pace, proprio questa parola non emergerebbe, ma possiamo paragonarla allo stato. Quindi non si può essere liberi ma ci si può creare il proprio stato di libertà e di pace.

Se mi chiedessero di che cosa vorrei liberarmi potrei fare un elenchino della spesa, che qui limito a

  • liberarmi dalle limitazioni fisiche e di salute
  • liberarmi dal senso di responsabilità verso gli altri
  • liberarmi dai vincoli geografici lavorativi
  • liberare la mia mente dai tanti conflitti… (conflitto però era una parola riferita alla pace…)

Se mi chiedessero cosa mi servirebbe per essere in pace

  • migliorare la mia salute fisica
  • non sentirmi obbligata da niente e nessuno (tanto meno me stessa)
  • vivere e viaggiare in posti che mi fanno sentire a mio agio e scoprirne di nuovi
  • silenziare il cervello almeno per qualche secondo, ogni tanto.

Fondamentalmente da questo mini elenco possiamo dire che il giorno che sarò libera, sarò in pace.

Quindi davvero tutto torna!

GUERRA E SCHIAVITU’

La guerra “Fuori” è stata combattuta e finita, a caro prezzo dai nostri nonni e bisnonni

La guerra “Dentro” è composta da una serie di battaglie, dove le fazioni sono dentro al mio cervello, costruiscono e distruggono strutture mentali, e raramente si azzittiscono.

Bene, che fare allora per essere libera? per sentirmi libera? per avere libertà?

Dopo la liberazione dalla guerra siamo diventati progressivamente schiavi della nostra libertà. Eravamo poveri e denutriti e siamo diventati ricchi, obesi, consumisti e con pochi ideali rimasti. Che pace è questa? Dopo che i “grandi conquistatori” hanno deposto le armi materiali, hanno sperimentato che le nostre gabbie mentali, i nostri stessi pensieri, possono essere imprigionati, manipolati e controllati, senza usare fucili puntati sulla testa di nessuno.

EPOCHE E SCELTE

10 anni fa esatti avevo praticamente pronta la mia lettera di licenziamento dall’azienda di consulenza informatica per cui lavoravo da ben 10 anni.
Era stata una  mia libera scelta studiare informatica, libera scelta sul datore di lavoro, avevo la possibilità di scegliere all’epoca.
Progressivamente ho elaborato i miei stati d’animo, il mio essere in quell’ambiente e qualcosa non tornava, se non il tornaconto, i soldi.
Potevo davvero comprare la felicità, la libertà e la pace… uhm, ne pago ancora le conseguenze, di quelle scelte.
Con questo non dico che cambierei qualcosa del passato, tutto è servito, per imparare, per mettersi in gioco.

10 anni che sono fuori da certi schemi imprenditoriali, eppure ancora scrivo di questo, perché? Perché aver scelto strade tortuose non significa che non abbia segni, ferite e ricordi.

45 anni, che ho, e forse da quando ne ho 5 sono in grado di fare delle scelte. Tutte scelte giuste, nessuna sbagliata. Lo scopo è sempre uno, stare bene. E qui la mia definizione di star bene, non coincide solo con l’elenchino che ho scritto pocanzi, ma star bene per me vuol dire

  • pienezza dell’essere
  • espansione
  • spazio senza confini

tradotto in una parola: VIAGGIARE!

VIAGGI E RICORDI

Per me libertà, pace, star bene, tutto porta a non stare ferma e a muovermi.
Viaggiare Dentro e Fuori.
Superare confini senza limiti di spazio e tempo, nel futuro e nel passato. Progettare nuovi orizzonti, arrivarci e costruirli per poi superarli.

Nel nostro essere duali credo che la verità stia nel mezzo: in un’assenza di pensieri, in un buco nero, in un Void. Ma quella “Pace”, quel punto fermo, per la Fisica può avvenire anche in movimento (per inerzia) e quindi il punto di vista diventa relativo. Santo Jamiroquai quando cantava “Travelling without moving”…

Vago con i pensieri oggi perché non posso vagare per la città, mi sento libera di esprimermi in queste righe virtuali e mi sento in pace con tutto, perché tutto andrà come dovrà andare. Bene o male che sia. Non c’è giudizio in questo. Forse questo mi rende ancora più libera.

I ricordi, la memoria e la storia devono aiutarci a dare un valore a quello che oggi con orgoglio possiamo esclamare: “75 anni senza guerra!

Un augurio di un viaggio libero da vincoli, in una vita in pace e pacifica, uno stato di pienezza e libertà!

 

Dedicato a tutti i nonni combattenti, partigiani che hanno dato la loro vita per darne una più prospera a noi

nonno


Ma in particolare volevo dedicare questo post a mio Nonno Fortunato Carpi, Maresciallo Maggiore della Marina.

Fortunato, di nome e di fatto, visse fino al 1997 dopo aver fatto la guerra, dopo un naufragio, dopo una pallottola e dopo anni di tumori e malattie dove gli davano sempre 6 mesi (è andato avanti altri 10 anni).
Cavaliere del Lavoro e Giudice di Pace.
Ha fatto una grande differenza nella mia vita. GRAZIE

 

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